La Sorgente

Prima delle apparizioni l’acqua della sorgente defluiva già sul bordo della strada; il flusso era alimentata da una falda freatica sottostante il terreno fangoso della zona; l’acqua sgorgava in vari punti del bosco e si raccoglieva nel fossato nei pressi della strada. Infatti, già dal 1921, un residente di Banneux, F. Bihain, notando il fenomeno, avevo rimosso alcuni ostacoli naturali per permettere all’acqua di raccogliersi e stagnare  prima di defluire più lontano.

Immediatamente dopo le apparizioni, nel 1933, una semplice pompa manuale fu installata per permettere di attingere l’acqua. Tuttavia, poiché a causa del flusso di pellegrini  la richiesta di acqua si faceva progressivamente più intensa, un esperto del settore, l’ing.  Abrah, realizzò una piccola condotta zincata affinché l’acqua potesse attinta nuovamente al livello del suolo, come in origine.

Tra marzo e maggio del 1933 la portata della sorgente passò da 40 a 4.000 litri giornalieri.  Oltre a questo fatto, già di per se difficilmente esplicabile, nel 1935, anno particolarmente siccitoso, la sorgente di Banneux fu la sola a non prosciugarsi, al contrario di quanto avvenne per tutte le altre della zona circostante. Poichè anche le condotte comunali non potevano più assicurare una regolare fornitura, l’acqua della sorgente di Banneux fu la sola di cui poté disporre la popolazione del circondario.

Domenica 23 giugno ebbe luogo l’inaugurazione delle piscine. Su un terreno donato dalla famiglia Del Marmol fu allestita una modesta costruzione ove  era possibile effettuare abluzioni alle persone ammalate. Anche se questa prassi è stata successivamente abbandonata, non rispondendo alle specifiche del messaggio mariano di Banneux, l’antica costruzione è rimasta a memoria di quei tempi.

il 22 agosto  1950, primo anniversario del riconoscimento ufficiale delle Apparizioni (avvenuto nel 1949), une statua fu definitivamente installata sopra la sorgente; opera dello scultore Dupon de Bruges, questa icona mariana divenne ufficialmente la rappresentazione della Vergine dei Poveri e sul basamento fu riportata la preghiera composta da Mons. Kerkhofs. La sorgente ha conservato  questo aspetto fino al 1958.

L’acqua della sorgente è stata oggetto di attenzioni non appena si è delineata la presenza dei primi gruppi di pellegrini. Per questo motivo il Santuario ha progressivamente acquisito tutti i terreni circostanti per assicurare la spiritualità del luogo. I boschi limitrofi non costituivano proprietà di privati o del demanio, trattandosi di terreni cui era attribuita una accezione di “banalità” (da cui deriva l’etimologia della località: Banneux) che ne conferiva l’utilizzo agli abitanti. Infatti, un editto di Hugo d’Auvergne, Principe Abate di Stavelot, già dal 1361, sanciva che i boschi del territorio costituivano « bien banal », cioè terreno concesso ai poveri affinché potessero rifornirsi di legname per costruire delle abitazioni o da utilizzarsi per riscaldarle. Al termine della Rivoluzione Francese i boschi tornarono sotto la tutela e la giurisdizione dell’amministrazione comunale di Louveigné; ciò ne rese impossibile l’acquisizione  fino al 1958.

Il 4 aprile 1958 (venerdì santo) Re Baldovino del Belgio, con decreto reale, svincolava i terreni, rendendo possibile la loro vendita. E il giorno 11 luglio 1958, l’Associazione senza scopo di lucro Caritas Banneux diveniva proprietà della « foresta della sorgente » permutando un altro bosco di cui era già in possesso.

Anticipatamente al decreto reale, comunque, l’amministrazione comunale di Banneux aveva concesso il proprio benestare affinché si potesse procedere a raccogliere l’acqua della Sorgente; dunque, il 18 marzo (vigilia di San Giuseppe) l’Abate Jamin, benedisse i terreni anche depositandovi una medaglia.

I lavori vennero affidati all’impresa E. Willems di Sprimont. Immediatamente, una ventina di operai allestì il cantiere di lavoro, cui seguì l’utilizzo di attrezzature tecniche -assai sofisticate per l’epoca- che in due giorni frantumarono e trasportarono 300 m3 di terreno sotto il quale, ad una profondità di 3,5 metri, l’acqua si mise a zampillare dal suolo con potenza. In soli due giorni -giovedì 22 marzo e venerdì 23 marzo- una pompa elettrica permise di raccogliere una riserva d’acquadi 20 m3 corrispondenti a sei volte l’erogazione ordinaria della sorgente.

Nel tempo record di sei settimane, tutti i lavori furono realizzati: raccogliere l’acqua, convogliarla in un serbatoio -appositamente installato- della capacità di 300.000 litri, allestire le condotte raccordate ad una ventina di rubinetti, collocare una vasca in pietra naturale. Davanti alla sorgente fu eretta una pietra commemorativa sulla quale sono incise le parole del testo relativo al Riconoscimento ufficiale delle Apparizioni (22 agosto 1949).

Il 1° maggio 1958 quanto realizzato di inaugurato e benedetto da Mons. Van Zuylen, che ricopriva allora l’incarico di vescovo ausiliare di Liegi. La cappella all’aperto edificata dietro la sorgente offre 300 posti seduti, mentre la sorgente invernale permette comunque di prelevare l’acqua anche durante la stagione inclemente, allorché i rubinetti vengono chiusi a causa del gelo.

Il 1° gennaio 1958, l’abate Jamin aveva inviato un messaggio a Mons. Viscaro, Rettore del Santuario di Lourdes, per chiedergli una pietra della grotta: La risposta, che recepiva favorevolmente la richiesta, fu trasmessa il giorno 8. Il 17 marzo 1958, Mons. Ricaud, rettore onorario di Lourdes, riscontrava per lettera i rallegramenti per il fraterno legame che veniva a stabilirsi tra i due Santuari: infatti un piccolo blocco di granito della grotta era stato incastonato nel basamento della statua della Vergine dei Poveri a Banneux nella ricorrenza anniversaria del giorno 11 febbraio dello stesso anno centenario delle Apparizioni in terra francese.

Nel 1987, l’allestimento della sorgente fu modificato: il muretto che funge da scenario venne rialzato ed l’acqua della sorgente fatta visibilmente defluire da una piccola vasca di pietra posta superiormente a quella preesistente. Per completare questo adattamento anche la copertura bronzea dovette subire uno spostamento.

Nel 1993 (nella ricorrenza del sessantesimo anniversario delle Apparizioni), di fronte alla sorgente, sull’altro versante della strada, è stata allestita una edicola che accoglie i pellegrini sopratutto allorché il tempo è inclemente, che si integra con le sculture raffiguranti l’Immacolata Concezione e la Visitazione nonché con il memoriale di Mons. Kerkhofs. Nel contempo furono altresì equipaggiati appositi spazi ove depositare le candele votive.

Nella primavera del 2002 i vecchi abeti circostanti, a causa della pericolosità causata dalla notevole altezza raggiunta, sono stati necessariamente abbattuti e sostituiti con altre piantumazioni. Nel contempo si è provveduto al rifacimento dei tre medaglioni interrati collocati sul percorso che dalla piccola Cappella delle Apparizioni conduce alla Sorgente: ricordano le soste di preghiera che la Vergine faceva fare a Mariette durante il tragitto dal giardino di casa verso l’acqua della sorgente. Sui medaglioni è riprodotto il logo simbolo dell’U.I.P. (Unione Internazionale di Preghiera).